Una giornata di letture ad alta voce a scuola

Letture presso l’ I.C. Alberto Sordi di Roma

I bambini sono strepitosi. Ricchi di risorse e dispensatori di sorprese. Per Il Maggio dei Libri sto leggendo ad alta voce in alcune scuole, a bambini e ragazzi di diverse età.

Ed ogni volta sono una scoperta: tutta la ricchezza che hanno dentro e devono solo svelare.

Un paio di giorni fa ho letto ad alta voce in due classi quinte della primaria della Scuola Alberto Sordi di Roma. Non c’è stata occasione in passato di realizzare progetti e laboratori di questo tipo e i bambini sono apparsi molto interessati e incuriositi dalla novità. Ma lavoreremo per rendere i progetti ad alta voce una consuetudine!

Il tema era “Diritti e Coraggio” e l’albo (o meglio graphic novel) su cui mi sono concentrata è stato “L’autobus di Rosa” di Fabrizio Silei con le illustrazioni di Maurizio A. C. Quarello. Poi ho proseguito con la lettura di una parte di “Non piangere, non ridere, non giocare” di Vanna Cercenà, la “Filastrocca del gesto importante” di Bruno Tognolini e la poesia “Siate il meglio” di Martin Luther King. Tanto materiale su cui riflettere.

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Seduti di fronte a me sulle sedioline, i bambini subito si sono lamentati di non essere davanti agli altri per seguire e vedere meglio le illustrazioni. Dopo le prime due righe di lettura si è creato il silenzio che spesso racconta molto più delle parole cosa si muova dentro di loro.

La storia di Rosa “supereroina” senza poteri sovrannaturali, capace di dire “no” grazie all’unica arma del coraggio suscita emozioni ed entusiasmo. I bambini con le mani alzate sono sempre pronti a dire la loro durante le mie pause. Il ruolo dei personaggi è fondamentale.

I personaggi hanno un doppio potere: da un parte quello di evidenziare i problemi, come le difficolta’ sociali, l’ingiustizia, la paura, e dall’altra la capacità, spesso fuori dal comune, di rappresentare la realizzazione di ideali fondamentali come la giustizia, il rispetto per il prossimo, il coraggio, la libertà. In questo modo i bambini sono facilmente stimolati a trovare delle connessioni logiche tra i personaggi, i problemi, e gli ideali a cui tendere.

Connessioni che si verificano spesso anche in diretta. I bambini si chiedono e si rispondono, interagendo con attenzione tra loro e con me. Cosa chiedere di più? Quaranta minuti in cui abbiamo espresso dubbi e imparato tanto, reciprocamente.

Al termine della mia lettura in una delle classi c’è stato un lavoro sulle connessioni tra le parole chiave, grazie alla maestra Anna Maria. Potete vedere il grande risultato nelle immagini.

Sono soddisfazioni, e via alla prossima lettura!!

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